Too Good To Go, l’app che propone il cibo invenduto

Attraverso la geolocalizzazione, ogni potenziale acquirente trova la magic box più vicina a seconda dei gusti: pasticcerie, forni, hamburgerie o risto

Mangiare i migliori prodotti di ristoranti, forni e bar per pochi euro, ridurre gli sprechi e dare una mano all’ambiente: è l’obiettivo dell’app Too Good To Go, che permette di comprare a un piccolo prezzo l’invenduto degli esercizi aderenti. Cibo “troppo buono per andar sprecato”, come dice il nome dell’app, se consideriamo che in Italia l’eccedenza alimentare che rischia di finire nella spazzatura ogni anno raggiunge i 6 milioni di tonnellate.

Too good to go è stata fondata nel 2016 da Mette Lykke, imprenditrice danese di 38 anni. Il meccanismo è semplice: bar, ristoranti e gastronomie con cibo in eccedenza confezionano delle “magic box” con l’invenduto della giornata ad un prezzo che va dai due ai sei euro. Attraverso la geolocalizzazione, ogni potenziale acquirente trova la magic box più vicina a seconda dei gusti: pasticcerie, forni, hamburgerie o ristoranti biologici. Ad oggi, hanno aderito circa 250 esercizi, soprattutto a Milano, Torino e Bologna, e Roma è la prossima sulla lista. Ogni punto vendita stabilisce una fascia oraria in cui il cliente può passare a prendere la magic box, invitandolo a portare i propri contenitori da casa, in modo da essere veramente “zero rifiuti”, né imballaggi né buste.

Oggi è presente in 11 Paesi in tutto il mondo, può vantare più di 10 milioni di download e ha appena ricevuto il Tech5 Award, che ogni premia le realtà imprenditoriali più giovani e dinamiche d’Europa, soprattutto per l’impatto sociale positivo. Ogni anno in Italia l’eccedenza alimentare di ristoranti, supermercati e negozi raggiunge i 6 milioni di tonnellate: lo certifica il Libro Bianco Coop dello Spreco Alimentare, curato da Mauro Bruzzone e Francesco Russo insieme ai ricercatori dell’Università Cattolica. Non significa, però, che sia tutto cibo sprecato: in parte viene donato, venduto (come nel caso dell’app) o riutilizzato. Una pratica virtuosa non solo dal punto di vista etico e ambientale: secondo i dati diffusi dal Ministero dell’Ambiente, ogni anno finisce nel cestino della spazzatura l’equivalente di 15 miliardi di euro.

Fonte: ilfattoquotidiano.it

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