Prodotti di capra: magri e digeribili

Saporiti ma magri e digeribili, si prestano alla preparazione di mille ricette golose: dai risotti cremosi alle mousse vellutate.

L’ interesse crescente verso i prodotti a base di latte di capra è dovuto sia al loro gusto inconfondibile, piacevolmente acidulo, sia al loro valore nutrizionale. Il latte di capra, infatti, è particolarmente tollerato e digeribile, oltre che più ricco di calcio e fosforo rispetto a quello vaccino. Per ciò che riguarda il lattosio, il latte di capra ne contiene meno (la differenza è dello 0,6% circa), ma comunque non è adatto a chi soffre di intolleranze, fatte salve diverse specifiche in etichetta. Oltre che consumato tal quale, il latte caprino si presta a molte lavorazioni casearie: da quello intero e fatto fermentare con l’aggiunta di lattobacilli si ottiene uno yogurt dal sapore intenso e dalla consistenza cremosa.

È anche la materia prima per ricotta e decine di formaggi molto diversi tra loro: freschi e molli, oppure semistagionati e stagionati, a pasta dura. Sono prodotti molto radicati nella nostra tradizione e molto noti, in particolare primo sale, tomini e robiola, che possono essere ottenuti anche mescolando il latte di capra con quello vaccino. Anche i caprini venduti al supermercato possono contenere altri tipi di latte: infatti, la legge consente di definire “caprini“anche i prodotti preparati con latte vaccino o misto. Meglio, quindi, verificarlo nella lista degli ingredienti in etichetta, così come si può controllare se è stata aggiunta crema di latte (ossia panna) per rendere il formaggio più dolce e cremoso.

Per ottenere i formaggi caprini di produzione industriale, il latte di capra viene pastorizzato e arricchito con fermenti selezionati e con caglio, liquido o in pasta. La cagliata così ottenuta viene frantumata, fatta sgocciolare, eventualmente stufata e salata. Quindi la pasta viene messa nelle forme e lasciata maturare per 20-35 giorni (nel caso delle caciotte). Per gli stagionati, nella lavorazione si usa più sale e il formaggio resta in celle umide e fredde per un periodo di 2 -8 mesi, secondo la tipologia (fonte: Cucina Moderna).

Potrebbe forse interessarti...

Si tratta di pezzi di impasto al limone cotti al forno o fritti e ricoperti da una doppia glassa: bianca e al cioccolato.
Parente stretto del carciofo, ghiotto e delicato, se è “gobbo” si mangia anche crudo
L'extravergine è da secoli uno dei prodotti più comuni sulle nostre tavole. Ma quanto, veramente, conosciamo questo prodotto?
Possono essere consumati freschi se teneri. Anche i fiori sono commestibili e hanno un sapore delicato e dolce. Possono anche essere fritti.
E' diventato uno dei prodotti principali per identificare la primizia di Pachino dato che ha trovato il suo habitat naturale in questa zona.
Il Cornish Kern della Lynher Dairies Chees Company del Regno Unito, ovvero il formaggio Campione del mondo
Le bevande vegetali (ma anche i dessert e gli “yogurt”) si sono moltiplicate, al punto da guadagnarsi uno spazio dedicato.
Se ananas e kiwi sono ormai di casa, alkekengi, carambola e rambutan, possono costituire un interessante diversivo.