Caffè con la moka… what else?

Il calore del caffè preparato in casa, un rito quotidiano. Al contrario le cialde che rendono il rito meno coinvolgente!

Parto subito con il dire che per me il caffè casalingo è solo il caffè con la moka.

La caffettiera è facile da usare e produce un caffè corposo e ricco di aromi. La macchina più nota ha una forma a clessidra, ma in commercio se ne trovano di moltissime forme e stili. Se il design cambia, il principio di funzionamento resta il medesimo: l’acqua contenuta nella base si scalda. La pressione del vapore a circa 2 atmosfere la spinge in alto attraverso il caffè macinato. Perché il caffè riesca ottimo, il blend deve essere macinato non troppo finemente.

Conosciamo tutti i segreti per fare un buon caffè. Ogni tanto magari sfugge il fatto che non bisogna pressare la polvere​, che è preferibile tenere il fuoco basso e che occorre togliere la moka dal fuoco subito, non appena il caffè sale.

Il caffè in capsule, al contrario, non mi piace per niente, anche se queste dettano ormai legge nel consumo di caffè in casa o negli uffici pubblici. Sono circa 10 miliardi quelle vendute ogni anno nel mondo. La pubblicità che ruota intorno, spacca! Il What else di George Clooney lo conosciamo tutti e i negozi dedicati sono piccole gioiellerie.  Ma il risultato manca di essenza, di corposità.

C’è poi il discorso ambientale: generano 120 mila tonnellate di rifiuti. Le capsule, realizzate in plastica e in alluminio, possono richiedere fino a 500 anni per essere smaltite se non opportunamente riciclate. Anche se una soluzione arriva dal nostro Paese. Si chiama WayCap ed è una capsula riciclabile, 100% ecologica e compatibile con le macchine Nespresso. Mia madre mi ha insegnato a riciclare il caffè usato dalla moka per concimare le piante.

Allontaniamo da noi le cialde che rendono il rito meno coinvolgente! Dimentichiamo lo sguardo ammaliante di George Clooney, un americano che cerca di convincerci del contrario: cosa può saperne, lui, del nostro caffè fatto con la moka? Quando diciamo a qualcuno “ti preparo un caffè” dimostriamo tutto il nostro affetto e la nostra attenzione, e ogni momento è quello giusto per prepararlo e gustarlo.

Ci piace berlo sia caldo, per scaldarci nelle lunghe giornate invernali; sia freddo, per darci sollievo quando l’afa e il calore estivo ci affliggono. Lo sorseggiamo con lentezza, respirando il suo aroma inebriante, per rilassarci dopo una giornata faticosa e densa di impegni, oppure lo consumiamo in un paio di sorsi frettolosamente e scottandoci la lingua, di primo mattino, certi che la sua carica ci farà affrontare con slancio ed energia una nuova giornata.

Fare il caffè con la moka, insomma, è un rito fatto di abitudini antiche e gesti intrisi di tradizione: sia per iniziare un nuovo giorno con energia, che per accompagnare ogni momento o suggellare quelli da ricordare.

Caffettino? What else…

Potrebbe forse interessarti...

Frutto dell'estate per antonomasia: oltre a offrire la sua polpa fresca e dissetante, si presta anche come ciotola per il cocktail d'agosto.
Le proprietà e il sapore delle rose, sfruttando l'ultima fioritura, e cucinandole in tanti primi piatti, aperitivi, confetture e marmellate.
Mettetelo in una posizione riparata dal vento, ben esposta alla luce, in un vaso con terriccio universale oppure in piena terra.
E' un processo biologico che trasforma gli zuccheri semplici in gas, acidi e alcol; processo di trasformazione avviene nei batteri e nei lieviti.
In media ogni italiano getta nell'immondizia 65 chili di cibo all'anno. Ma chiunque può dare un piccolo contributo, tutti i giorni.
Arriva l'estate e occorre fare i conti con quei confortanti chili accumulati durante l'inverno. Ci si può affidare all'elenco di cibi guilt free.
Nell’ultimo anno gli italiani hanno gettato nel cestino l’11,78% di cibo in meno rispetto al 2019.  Ridurre lo spreco di cibo è una delle assolute [...]
La Guida Michelin rappresenta il maggiore riferimento mondiale per la valutazione della qualità dei ristoranti.