Le bevande vegetali fino a qualche anno fa, nei supermercati erano, timidamente, inserite a fianco del latte a lunga conservazione e c’erano giusto un paio d’opzioni, ossia quella di soia e quella di riso. Oggi le bevande vegetali (ma anche i dessert e gli “yogurt”) si sono moltiplicate, al punto da guadagnarsi uno spazio dedicato, sia sugli scaffali dei prodotti a lunga conservazione sia nei banchi dei freschi. Un risultato importante, perché conferma come i sostituti di latte e derivati siano diventati una categoria a se stante anche nella mente di chi fa la spesa. Per adempiere a questo ruolo, piuttosto impegnativo, è necessario che l’assortimento sia talmente ampio da coprire tutte le occasioni d’uso e gli utilizzi di latte e yogurt in cucina. Ed è quello che sta accadendo.
Le bevande sono state lanciate inizialmente nella versione a lunga conservazione e poi sono arrivare quelle fresche pastorizzate. Gli “yogurt”, dapprima erano proposti solo nei gusti classici, mentre oggi si può gustare addirittura lo “yogurt alla greca” ma 100% vegetale.
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