Cerca
Close this search box.

Con Ikea un orto sferico per ortaggi a km zero in casa

Growroom, la sfera giardino di Ikea e Space 10. Un pezzo di arredamento che è anche un modo per coltivare in casa.

Ikea ha svelato in questi giorni un'altra sua geniale "invenzione". L'orto sferico per ortaggi a km zero si chiama Growroom ed è frutto di una collaborazione con Space 10, laboratorio di design danese. Pensata per ospitare erbe aromatiche, ortaggi, fiori e piante, la struttura di compensato è stata progettata da due giovani architetti danesi, Mads Ulrik Husum e Sine Lindholm, per diffondere un modello di agricoltura urbana facile da replicare con la speranza di veder proliferare le sfere green in ogni città, quartiere, condominio. Contenute le dimensioni: 2,8 per 2,5 metri. 

La struttura è quindi alta quasi tre metri, permette di potersi sedere all’interno ed è stata ideata con l’intento di incrementare positivamente le condizioni di salute ed economiche delle famiglie che ne usufruiranno: lo scopo è di stimolare le persone a coltivare i propri ortaggi senza impattare sull’ambiente.
La Growroom, pensata per essere collocata in ogni contesto e in qualsiasi circostanza, è caratterizzata da ripiani sovrapposti di compensato che consentono l'ingresso della giusta quantità di luce e un'adeguata distribuzione dell'acqua. Tutto mirato a creare un ambiente in cui i vegetali possano crescere e in cui gli esseri umani possano entrare e trovare riparo, da pioggia o sole.

Costruito secondo le linee guida dell’Ikea, l’orto ha uno scheletro di 17 pezzi di compensato facilissimi da montare. La sfera diventa anche un oggetto di design, grazie alle linee moderne utilizzate dai creativi che hanno lavorato al progetto nello studio Space10.
Sul loro sito si legge che "il cibo locale rappresenta una seria alternativa al modello di cibo globale a cui siamo abituati: riduce l'impatto ambientale ed educa i bambini a capire la provenienza di quello che mangiamo". "Con la Growroom potremmo produrre alimenti con un sapore migliore, biologici e sani. Lanciamo dunque la sfida all'agricoltura tradizionale che tra l'altro soffre la mancanza di spazio, soprattutto in ambienti urbani". 

Potrebbe forse interessarti...

È Kotaro Noda, chef di origini orientali del Bistrot 64 Al flaminio Roma, a rivisitare in chiave gourmet il classico spaghetto burro e alici.
La scelta è ampia e sempre differente: pasta fresca o ripiena, tris con verdura, riso e proteina a scelta, insalate di ogni tipo, panini, bagel, [...]
Lontano dal rumore metropolitano, all’interno della riserva naturale regionale della Valle dei Casali, c'è il Bistrot Bio.
Picnic Chic semplifica la ricerca e l’acquisto di un picnic territoriale e di qualità, da gustare in location esclusive. L’obiettivo di questa startup nata nel [...]
L'idea di una chef Usa, far assumere cannabis ai crostacei prima di immergerli dell'acqua bollente: se sono storditi non sentono dolore.
Le mie origini calabresi sono orgogliose di dare il benvenuto a una nuova stella Michelin in Calabria assegnata al ristorante Qafiz.
Una sorta di Netflix della cucina dai toni sì didattici per coinvolgere tanto i millennials, quanto nuove fasce di pubblico
Progettazione e conservazione consapevole di ecosistemi produttivi che hanno la diversità, la stabilità e la flessibilità degli ecosistemi naturali